CCNL in arrivo anche per i Social Media Manager. Negli ultimi tempi, il mondo dei social media è diventato sempre più complesso, e con ciò, è arrivato un nuovo sviluppo cruciale: l’introduzione del CCNL per i professionisti del settore. In questo articolo, andremo ad esplorare i punti chiave del contratto e delle nuove linee guida contro l’odio digitale.
Social Media Manager e CCNL: i punti chiave spiegati nel dettaglio
Prima di parlare dell’arrivo del CCNL per i Social Media Manager, facciamo un passo indietro per capire meglio la loro professione. I Social Media Manager ricoprono un ruolo cruciale nella trasmissione di messaggi di grande impatto etico e sociale attraverso i canali di promozione delle imprese, organizzazioni e istituzioni. Responsabilità che non corrispondono ad un adeguato riconoscimento dal punto di vista giuridico ed economico. Tuttavia, stiamo assistendo ad un cambiamento significativo nel panorama digitale, dovuto in gran parte dall’Intelligenza Artificiale, che necessita di un sistema di regole finalizzato alla tutela reale dei professionisti.
Questa esigenza ha portato ad una svolta significativa con l’introduzione del contratto nazionale di lavoro per i Social Media Manager. Questo contratto non solo riconosce il valore intrinseco di questa figura professionale, ma si propone di stabilire linee guida chiare per definire ruoli, responsabilità, orari di lavoro e condizioni che prima erano spesso lasciate al caso. Social Media Manager e CCNL: ecco i punti chiave spiegati nel dettaglio. L’obiettivo è fornire una base solida che consenta ai professionisti di svolgere il loro lavoro in modo etico ed efficace, garantendo al contempo loro diritti e vantaggi adeguati.
In cosa consiste il CCNL dei Social Media Manager?
L’arrivo del CCNL per i Social Media Manager, porterà all’introduzione di nuove linee guida come segue:
- Definizione dei ruoli e delle responsabilità: Una delle principali sfide per i social media manager era la variabilità delle aspettative da parte dei datori di lavoro. Il contratto nazionale fornisce una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità, stabilendo standard minimi che dovrebbero essere rispettati da entrambe le parti.
- Orari e condizioni di lavoro: A seguito dell’aumento delle aspettative e delle richieste legate alla gestione dei social media, i professionisti del settore spesso si trovavano ad affrontare carichi di lavoro eccessivi. Il contratto stabilisce limiti chiari sugli orari di lavoro e garantisce condizioni che tutelano la salute e il benessere dei lavoratori.
- Formazione e Aggiornamento: Date le rapide evoluzioni nell’ambito dei social media, la formazione continua è essenziale per rimanere al passo con le ultime tendenze e strategie. Il contratto prevede l’accesso a programmi di formazione e aggiornamento, contribuendo così a mantenere alta la qualità delle competenze professionali.
Nuove linee guida contro l’odio e lo shitstorm
Insieme alla prospettiva del contratto, arrivano altre novità. Nel nuovo codice etico deontologico, che raccoglie diritti e doveri dei social media manager, sono state inserite delle linee guida che riguardano il linguaggio inclusivo, la verifica delle fonti, il fact checking e il rifiuto totale per l’hate speech, il linguaggio offensivo.
Alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto il mondo dei social, è fondamentale creare un’Associazione di categoria per i professionisti della comunicazione digitale, riconosciuta dal Ministero delle Imprese e dal Made In Italy.
Infine, è fondamentale portare quelle che sono le best practice e il know-how nelle scuole superiori per promuovere un uso consapevole dei social media, contrastando lo shitstorm e l’odio digitale.
Un grande passo avanti
L’introduzione di un nuovo CCNL per i Social Media Manager rappresenta un importante passo avanti nella definizione e regolamentazione di questa figura professionale in Italia. La decisione di includere i social media manager nella bozza di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei grafici editoriali riflette il riconoscimento della loro crescente importanza nelle dinamiche sociali, aziendali e istituzionali.
L’Associazione Nazionale dei Social Media Manager (ANSMM) ha presentato non solo un contratto, ma anche un nuovo codice etico deontologico, enfatizzando la necessità di linee guida chiare per affrontare questioni cruciali come il linguaggio inclusivo, la verifica delle fonti e la condanna dell’hate speech.